Dintorni
Il territorio offre la possibilità di trascorrere una vacanza tra cultura e divertimento a contatto con la natura.
Borghi medioevali: Fiorenzuola di focara, Novilara, Candelara, Urbino e il Montefeltro.
Castelli e rocche: Gradara, San Leo, San Marino.
Parchi Tematici: Oltremare, Acquafan, Le navi, Mirabilandia, Italia in miniatura.
Percorsi cicloturistici: tanti itinerari e percorsi per gli amanti della bicicletta.
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Eventi
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Rimini
Città antica e nuova, Rimini, offre monumenti di un insigne passato accanto ad una modernissima organizzazione turistica. Una meta ideale di vacanze, per chi desideri alternare al relax di una giornata in spiaggia, o agli svaghi di una notte in discoteca, la visita a tesori d'arte tramandati dal passato. Rimini venne fondata dai romani nel 268 a.C., come colonia di diritto latino, nodo strategico e punto d'incontro di traffici commerciali. Verso la fine del XIII sec. ebbe inizio la Signoria dei Malatesta che trasformò Rimini in una fucina di cultura ed arte. Questa è, a grandi linee, la storia cittadina ben testimoniata da insigni reliquie come l'Arco d'Augusto, il Ponte di Tiberio ed il Tempio Malatestiano. La città consta di due cuori vivi e pulsanti: il centro storico, con i suoi borghi, e la marina, ben 15 km di spiaggia.
San Marino
La Repubblica di San Marino, fondata, secondo la tradizione, nel 301 d.C. ha ormai 1700 anni di vita.
La Repubblica è piccola, il suo territorio è in parte collinoso, e generalmente povero, la gente che l'ha abitata è sempre stata poca e non ricca. È organizzata con proprie norme e proprie singolari istituzioni che regolano e sovrintendono allo svolgimento di una vita democratica nei suoi aspetti di vita cittadina e di partecipazione internazionale.
In questa epoca di grandi mutamenti e di molte incertezze cosa c'è di più singolare di un piccolo paese che riesce a rimanere ancora vivo, ancora sano ed ancora libero contro la prepotenza dei forti e le violazioni dei diritti?
San Leo
Un masso aguzzo cinto da rupi strapiombanti in un digradare di paesaggi dagli Appennini al mare;
Un accavallarsi di vetuste case fra una superba rocca e un'occhiuta torre campanaria; un intrecciarsi di storia e leggenda, di sacro e profano, fra orride carceri e composte pievi: tutto questo è S. Leo. Nel turbinio di guerre fra Goti e Bizantini, Longobardi e Franchi, San Leo vide crescere la sua fama di fortezza inespugnabile. Elevata al rango di capitale del Regno Italico nel 963 da Berengario II qui rifugiato. La minuscola ma fortissima città subì per parecchi mesi l'assedio di Ottone I, l'imperatore di Germania.
Verucchio
Verucchio ha un'anima antica, anzi antichissima, nobilitata dalla presenza di una civiltà per certi versi ancora misteriosa ma certamente, a giudicare dalle testimonianze che ha lasciato, tra le più straordinarie d'Italia.
Una popolazione pre-etrusca tra la metà del XI sec. e il VI sec. a.C. si è qui stabilita in fiorenti comunità che vedevano in primo piano le figure dei "principi pastori". Una popolazione imparentata con quella del grande centro di Villanova (località vicino a Bologna) ma che per la ricchezza e la particolarità dei reperti, ha portato archeologi a parlare di una vera e propria Civiltà Verucchiese.
Santarcangelo
Un borgo magico è quello di Santarcangelo, con la sua aria nobile e misteriosa, per la sua storia secolare, i suoi luoghi millenari come la Pieve, per l'intrico dei passaggi che riposano nel suo sottosuolo, per il suo essere capitale della poesia dialettale, per le sue tradizioni ancora vive, i suoi eventi e le sue antiche fiere, come quelle di San Michele (settembre) e di San Martino (novembre).
Da visitare sono le eleganti chiese, la bella piazza Ganganelli, i minuscoli vicoli del borgo antico, la Rocca Malatestiana, le grotte, il Museo del gioco del Pallone a Bracciale e del Tamburello e il Museo Etnografico Usi e Costumi della Gente di Romagna, una delle più importanti raccolte di testimonianze demo-etno-antropologiche della Romagna.
Gradara
Borgo di inconfondibile aspetto medievale, in felice posizione panoramica su un colle sovrastante la via Flaminia, Gradara è cinta da una cortina trapezoidale di mura trecentesche coronate di merli guelfi e munite di bastioni rettangolari. Una cortina intermedia di mura, fornita di torri e di porta autonoma, garantiva una ulteriore protezione alla rocca.
L'intero perimetro delle mura è percorso da un camminamento di ronda continuo. Nell'angolo occidentale la cinta muraria è rinforzata da un poderoso bastione poligonale, la rocchetta.